Alla Fine David Hervé e alla Tsarskaya, si aggiungono la Karanteg e la Regal Sélection Or, due interessanti ostriche tutte da scoprire:
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Karanteg (calibro 2)
prende il nome da una località vicino Brest, in Bretagna, nota dai tempi degli antichi Romani per l'alta qualità delle ostriche. L’ostrica Karanteg del produttore Keraliou, viene allevata prima nella baia di Brest per 18 mesi per poi passare altri 18 mesi nella baia di Morlaix, nel dipartimento della Finistere, in una zona dove le maree influiscono al meglio sugli allevamenti delle ostriche.
La conchiglia si presenta sfogliata, dura e resistente. La carne è soda, croccante e saporita, con un profumo di iodio e un retrogusto gradevole di nocciola.
Tutte queste caratteristiche la rendono sicuramente molto apprezzabile per il suo ottimo rapporto qualità/prezzo. -
Regal selection or (calibro 3)
è un prodotto di eccellenza, una pepita d’oro, in quanto rappresenta la selezione delle migliori ostriche Regal. Ha infatti un indice di carnosità tra il 19 e il 20%, distinguendosi dalle altre Regal al 16% e dalle altre ostriche speciali che vengono cosiderate tali solo a partire dal 10,5% di carnosità.
Il produttore Bretone, Pascal Boutrais, ha utilizzato le rinomate tecniche francesi ma selezionando delle baie irlandesi. Le ostriche passano i primi 24 mesi nella Clew Bay, nel nord dell’Irlanda, dove raggiungono un indice di riempimento elevatissimo grazie ad una densità di 1 ostrica/m2. Vengono poi trasferite nel sud dell’Irlanda per altri 12 mesi, dove sulla foce del fiume Slaney l’apporto di acqua dolce le rendono uniche e la carnosità del frutto raggiunge livelli estremi.
La conchiglia assomiglia ad una goccia d’acqua e la sua madreperla è spessa e bianchissima. Dal sapore zuccherato e dalla consistenza cremosa, la sua persistenza minerale al palato prolunga il piacere e la rende ideale per abbinamenti insoliti, persino con gelati.
L’oro alimentare applicato, da 22 carati, certifica il grande valore di questo prodotto che nel 2016 ha vinto il premio speciale per l’innovazione al prestigioso Seafood Excellence Award.
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Conoscere le ostriche
Nell’articolo precedente abbiamo fornito un sintetico decalogo delle ostriche, ma continuiamo a conoscerle meglio, scoprendone qualche curiosità:- Le ostriche, come altri molluschi, si alimentano di batteri e fitoplancton, restituendo all’oceano l’acqua filtrata e ripulita. Agiscono praticamente da filtri anti inquinamento naturali, filtrando fino a circa 200 litri d’acqua al giorno. Hanno quindi un ruolo vitale nell’ecosistema degli oceani.
- La caratteristica di ogni ostrica è quella di donare al nostro palato tre sapori diversi: il primo è il sapore del mare e dello iodio; il secondo il sapore vegetale e delle alghe; il terzo, invece, è il sapore della frutta secca, per via della molecola di grasso, in particolare della nocciola, lasciando un retrogusto gradevole e saporito.
- Il condimento delle ostriche non è necessariamente il limone, soprattutto se l’ostrica è pregiata. Molti utilizzano l’aceto di lampone, che con la sua acidità fa risaltare meno il sale; altri il tabasco, per dare quella nota di piccante, o anche l’olio d’oliva. I francesi talvolta abbinano le ostriche ad una pallina di fois gras.
- Le taux de chair (l’indice di carne) è il rapporto tra il peso delle ostriche e della loro polpa e rappresenta un indice qualitativo dell’ostrica. Ecco la formula della massa della polpa: (m1x100)/m0 dove m0 = massa in grammi di 20 ostriche concave prima dell’apertura e m1 = massa in grammi della carne sgocciolata delle stesse 20 ostriche.
- L’ostrica deve essere viva quando la si assapora e lo si può vedere dalla contrazione del muscolo al contatto. E’ consigliabile non aprire le ostriche all’ultimo momento, ma preferibilmente mezz’ora (al massimo 2 ore) prima di degustarle. La prima acqua va buttata, lasciando il tempo al mollusco di “rifare la sua acqua”.
- Pregiatissime, dal sapore intenso e deciso, le ostriche sono anche afrodisiache?
- Si narra che gli Imperatori Romani fossero disposti a pagarle in oro per le loro proprietà afrodisiache. Casanova ne mangiava 50 di crude ogni mattina. Nei Paesi Bassi erano considerate un simbolo d'amore. Al di là delle leggende, secondo recenti studi scientifici, è la loro ricchezza di zinco che facilita la produzione di testosterone e aumenta la carica erotica per uomini e donne.