Sai da dove proviene il pesce che mangi?

Sai da dove proviene il pesce che mangi?

Spesso pensiamo di mangiare pesce nostrano e non ci accorgiamo di consumare, a casa o al ristorante, pesce proveniente da ogni dove come calamari cileni, naselli senegalesi e così via. Secondo uno studio di Coldiretti Impresapesca, sono stranieri 8 pesci su 10 sulle nostre tavole.
Talvolta alcuni pesci vengono anche spacciati per adulti e in realtà non hanno ancora avuto il tempo di riprodursi oppure vengono spacciati per altro: il pangasio del Mekong per una Cernia; l'Halibut per una Sogliola; lo Squalo Smeriglio per un Pesce spada, e cosi via...

Tutto questo perché la domanda di pesce è in continuo aumento. Basti pensare che in Europa ognuno di noi mangia in media 23 kg di pesce l'anno (in Italia 29 kg), quasi il doppio di 50 anni fa. Lo sfruttamento delle risorse ittiche, volto appunto a soddisfare l'aumento della domanda, rappresenta una grave minaccia per i pesci e per i pescatori, a causa di un'attività di pesca illegale e non regolamentata.
Ne deriva quindi che buona parte del pesce che acquistiamo non è stato pescato o allevato in maniera sostenibile con  spiacevoli impatti sugli ecosistemi marini e sulla sopravvivenza delle specie.
E’ solo attraverso un consumo responsabile di prodotti nazionali ed esteri che si potranno sostenere i mari contro lo sfruttamento indiscriminato delle loro risorse.

Orapesce ha molto a cuore il tema della pesca sostenibile ed è per questo che non tratta tutti i prodotti ittici, scegliendo accuratamente i prodotti nostrani e selezionando solo i migliori prodotti provenienti dall'estero.
Chi acquista su Orapesce è certo della provenienza dei prodotti, pescati da cooperative di pescatori locali per arrivare a domicilio su mezzi refrigerati che ne garantiscono la freschezza. Inoltre, in tutta trasparenza, sul sito e sull'etichetta è possibile trovare tutti i dettagli e le informazioni necessarie.

Fonti:
Coldiretti Impresapesca
WWF Seafood Guide